sabato 27 gennaio 2024

I. Adamo ed Eva

 


L’approccio psicologico di Marsilio Ficino alla Grazia divina, fino ad allora considerata ‘concessione’ esclusivamente religiosa, crea un fermento intellettuale senza precedenti e un movimento di idee che per Panofsky (1962), ebbe «un’influenza paragonabile soltanto, per ampiezza e intensità, a quella esercitata oggi dalla psicoanalisi».

In una lettera del 1488, Ficino scrive che i suoi libri erano richiesti in tutta Europa e nel 1491 dichiara di avere corrispondenti in Francia, Germania, Spagna e Ungheria; tuttavia, pur riconosciuto come il massimo “teorico” del ruolo salvifico della Bellezza ed ispiratore di artisti, poeti, letterati, filosofi e persino architetti per la sua dottrina delle “perfettissime proporzioni”, le sue opere verranno definite dai filosofi ortodossi e cattolici di fine Ottocento prive “validità filosofica”, nient’altro che “fantasie misticheggianti». 

Al di là del valore delle sue concezioni filosofiche-spirituali che culminano nell’affermazione «L’Uno dunque e il Sommo Dio sono entrambe le cose»2, il merito di Ficino è di essere stato l’ispiratore del Rinascimento neoplatonico, un movimento artistico-spirituale che tra 1469 e il 1553 rappresenterà in immagini simboliche i motivi fondamentali della filosofia della liberazione e le diverse tappe di emancipazione dagli istinti inconsci e dalle pulsioni, dalle passioni e dai vizi che  imprigionano l’anima alla realtà psichica e materiale.

Nel 1486 Pico della Mirandola consacra in un certo senso la nascita del movimento scrivendo il famoso Discorso sulla dignità (Oratio de hominis dignitate) in cui esorta l’uomo ad esercitare il libero arbitrio; in quanto creatura libera di elevarsi verso lo spirito divino oppure di degenerare nella condizione più brutale, ogni essere può decidere di intraprendere un processo di purificazione che lo può ricondurre alla sua naturale condizione di perfezione. 

Pochi anni dopo Albrecht Durer rivela che per purificarsi dagli istinti e dai vizi, l’Anima maschile (Adamo) deve impegnarsi ad evolvere nelle funzioni trascendenti e trascendentali dell’Animus femminile (Eva) al fine di portare a compimento il percorso di conoscenza di sè e della verità interiore - la gnosi -  che rivela la sua autentica natura spirituale

La meta della gnosi neoplatonica non è la conquista di un paradiso celeste, quanto piuttosto un ritorno al paradiso terrestre che ogni essere scopre dentro di sè ‘denudandosi’ dalle illusioni e dalle tentazioni, dall’ignoranza e dall’inerzia, dalle finzioni e dalle menzogne.

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Marsilio Ficino's psychological approach to divine Grace, until then considered an exclusively religious 'concession', created an unprecedented intellectual ferment and a movement of ideas which, for Panofsky (1962), had «an influence comparable only in terms of breadth and intensity, to that exercised today by psychoanalysis".

In a letter from 1488, Ficino wrote that his books were in demand throughout Europe and in 1491 he declared that he had correspondents in France, Germany, Spain and Hungary; However, although recognized as the greatest "theoretician" of the salvific role of Beauty and an inspiration to artists, poets, writers, philosophers and even architects for his doctrine of "most perfect proportions", his works will be defined by Orthodox and Catholic philosophers of the late Nineteenth century without "philosophical validity", nothing more than "mystical fantasies".

Beyond the value of his philosophical-spiritual conceptions which culminate in the statement «The One therefore and the Supreme God are both things», Ficino's merit is to have been the inspirer of the Neoplatonic Renaissance, an artistic movement -spiritual which between 1469 and 1553 will represent in symbolic images the fundamental motifs of the philosophy of liberation and the different stages of emancipation from unconscious instincts and drives, passions and vices that imprison the soul to psychic and material reality.

In 1486 Pico della Mirandola consecrated in a certain sense the birth of the movement by writing the famous Discourse on Dignity (Oratio de hominis dignitate) in which he exhorted man to exercise free will; as a creature free to rise towards the divine spirit or to degenerate into the most brutal condition, every being can decide to undertake a purification process that can lead him back to his natural condition of perfection.

A few years later Albrecht Durer reveals that to purify itself from instincts and vices, the male Anima (Adam) must commit to evolving into the transcendent and transcendental functions of the female Animus (Eve) in order to complete the path of self-knowledge and of the inner truth - gnosis - which reveals its authentic spiritual nature

The goal of Neoplatonic gnosis is not the conquest of a celestial paradise, but rather a return to the earthly paradise that every being discovers within himself by 'undressing' himself from illusions and temptations, from ignorance and inertia, from fictions and lies. 

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